Articoli

Il sorbetto al limone

Una ricetta facile e veloce, che può essere la fresca ciliegina sulla torta da offrire dopo a fine pasto, come dessert: il sorbetto al limone è un dolce freddo che fa parte della tradizione culinaria italiana, semplice e ricco di gusto, che può aiutarvi a esaltare un’esperienza culinaria già eccellente, non appesantendo i commensali durante il periodo di calura estivo. Per farlo potete usare prodotti biologici e a km zero, in modo da evidenziare non solo la vostra capacità in cucina, ma anche la vostra attenzione al territorio. Per prepararlo esistono diverse varianti, di cui questa. Vi serviranno

• Mezzo litro di acqua
• 200 ml di succo di limone
• 180 gr di zucchero semolato fine
• la scorza grattugiata di un limone

Dopo aver lavato bene i frutti, spremete il succo di limone, facendo attenzione a non premere troppo e far finire la parte bianca del frutto nel succo (il sorbetto risulterebbe amaro). Una volta ottenuto sufficiente succo, mette in frigo, mentre in un pentolino preparate lo sciroppo di base: mettete a bollire l’acqua e lo zucchero a fiamma bassa, fino a quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Ora spegnete e fate raffreddare. Quando sarà quasi a temperatura ambiente, unite allo sciroppo il succo di limone e la scorza grattugiata. Ora avete due alternative: potete prendere il composto, metterlo in una forma per cubetti di ghiaccio e lasciarlo in freezer per almeno 12 ore, dopodiché tirarlo fuori dal congelatore 15 minuti prima di tritarlo in un frullatore alla massima potenza, e poi servire. Oppure, potete metterlo in una forma alta, e lasciarlo congelare un’ora, poi estrarlo e con una forchetta girarlo, per far incorporare aria nel composto, e procedere così per almeno quattro ore, estraendolo ogni trenta minuti: più verrà mantecato, più sarà morbido e cremoso.

Primi piatti estivi: insalata di pasta

Estate: mare, sole e soprattutto zero voglia di stare ai fornelli! Con il caldo in arrivo, i pasti caldi per alcuni sono quasi un incubo. Per fortuna, però, esistono migliaia di ricette facili da preparare e ottime da gustare, soprattutto ideali per gite fuori porta o semplicemente in spiaggia, sotto l’ombrellone. Una delle nostre preferite è la pasta “fredda”, soprattutto preparata con sapori forti e decisi, alla maniera partenopea.

Vi serviranno, per 5 persone

  • 500 gr di pasta, nel formato che preferite
  • 2 peperoni verdi e rossi
  • 4 pomodori da insalata
  • 200 gr di provolone o provola affumicata
  • prezzemolo
  • basilico
  • 50 gr di oli extravergine d’oliva
  • sale
  • pepe

Cuocete la pasta, più o meno al dente. Scolatela con cura, e fatela raffreddare sotto un getto di acqua fredda, e poi stendetela su un piano da lavoro, su un canovaccio, e asciugatela grossolanamente. In un’insalatiera sufficientemente capiente, mettete la pasta un po’ alla volta, aggiungendo a filo l’olio (almeno 2 cucchiai). Pulite il peperone e e tagliatelo a dadini, e aggiungetelo alla pasta: forse non tutti sono abituati, ma anche crudo ha un sapore veramente speciale! Aggiungete, sempre a dadini, le altre verdure. Se l’insalata è troppo asciutta, aggiungete un altro cucchiaio d’olio. Tritate in maniera grossolana prezzemolo e basilico e aggiungetelo all’insalata e servite o conservate in frigo al massimo per un paio di giorni!

Le spezie in cucina

Colorate, dai gusti decisi e spesso ingrediente segreto delle ricette più audaci e di successo: sono le spezie, che anche d’estate possono essere usate in tutte le cucine per regalare ai nostri piatti un tocco di unicità e particolarità, per stupire ospiti e clienti con pasti da gourmet!

Partiamo dai semi di finocchietto: una spezia molto antica, spesso consigliata anche per risolvere problemi digestivi, sono una manna da unire ai grissini fatti in casa, o in ricette di pesce e carne. Esaltano benissimo il sapore del pesce, in particolare di salmone, orata e branzino, soprattutto quando cotti al vapore o al cartoccio. Con la carne, spesso vengono usati nella preparazione di salsicce o salumi, e regalano quella nota a metà tra il “fresco” e il piccante che rendono qualsiasi carne davvero speciali.

Una delle spezie per eccellenza, presente in mille varianti diverse, è il pepe: molti ne apprezzano le qualità peculiari che mettono in evidenza i sapori grazie al contrasto che nasce tra il gusto della ricetta, e non va banalizzato nella sua variante “classica”, quella nera. Esistono infatti decine di tipologie diverse, e ognuna ha un proprio aroma che più si adatta a una ricetta rispetto ad altre. Il pepe bianco, per esempio, può essere usato nella preparazione di salse, quello verde accostato al famoso filetto, quello rosa per il pesce, o anche per risotti e particolari dessert.

Affiancato spesso alla cucina indiana, il curry è una spezia dalle proprietà disintossicanti e regolatrici dei processi digestivi. Il suo aroma ricorda le famose “notti d’oriente”, e unito agli impasti di pasta fresca è perfetto per dare una scossa alle vostre papille gustative. Sostituito a pepe o peperoncino, può essere un alleato prezioso nell’insaporire zuppe o carni rosse. I più coraggiosi lo usano al posto della Canella – in quantità minori – nella preparazione di dolci!

I dolci natalizi italiani

Avete scelto il menù per le vostre feste? Bene, ma avete anche scelto il dolce? Quello che di solito può sembrare la scelta più semplice, in realtà è forse la più difficile: il dolce o il dessert è sempre una argomento un po’ delicato da affrontare, soprattutto nel periodo natalizio, perché le possibilità sono tante, e ogni regione ha il suo “must have” che non può mancare, ma c’è chi anche può preferire alternative più particolari rispetto alle tradizioni culinarie. E allora abbiamo deciso di aiutarvi, fornendovi qualche consiglio su quali dolci potreste scegliere per rendere speciali la conclusione di ogni pasto!

Il panettone o il pandoro
Sono uno dei punti fissi di ogni periodo natalizio: si trovano in tutti i supermercati, ma sono anche semplici da preparare in casa (qui trovate una nostra ricetta per il panettone), e riscuotono sempre successo tra grandi e piccoli. Il pandoro in particolare può essere farcito o decorato come più ci piace, dato suo sapore semplice che si abbina facilmente a creme e o farce di ogni tipo: cioccolato, marmellata, o anche una crema al limoncello, sono un’idea ottima per esaltare il gusto di un buon pandoro.

Struffoli di Natale
Gli struffoli sono un dolce tipico del menù natalizio campano: morbide sfere di pasta dolce fritta, immerse nel miele e alla fine decorate con candite e piccoli confetti colorati. La loro preparazione è semplice, e sono ottime da mangiare, soprattutto in compagnia di amici e parenti. E non solo sono buoni, ma hanno anche una lunghissima storia: secondo alcuni arriverebbero addirittura dall’antica Magna Grecia, oppure sarebbero di derivazione spagnola, dato che esiste un dolce simile, ma di forma più allungata, e questa parentela potrebbe derivare dal lungo periodo di vicereame spagnolo a Napoli.

Biscotti al pan di zenzero
Abbandoniamo per un momento il Bel Paese e andiamo in Inghilterra: i biscotti al pan di zenzero fanno parte della tradizione anglosassone, dove non solo vengono mangiati, ma fungono anche da decorazione per gli alberi di Natale. I gingerbread cookies possono essere realizzati nelle forme più disparate: da stella a casetta, fino alla più famosa forma di omino di pan di zenzero, che è la più conosciuta anche grazie al cinema.

Tronchetto di Natale
Il Tronchetto di Natale o Buche de Noel, un dolce dalla caratteristica forma arrotolata ricoperto da una glassa di cioccolata. Di solito viene farcito con della marmellata, ed è molto diffuso in Francia e in altri paesi, dove si ricorda la tradizione del “Ceppo di Natale”: un’usanza che veniva celebrata il 24 dicembre, il giorno della Vigilia, dove il capofamiglia bruciava nel camino un grosso ciocco di legno, che poi veniva lasciato ardere anche nelle successive dodici notti fino all’Epifania. Questa ricetta sarebbe nata però solo nel 1945.

Roccocò
Il roccocò è un dolce tipicamente napoletano, a forma di ciambella, leggermente schiacciata e dalla consistenza come quella di un biscotto, che di solito viene reso più morbido grazie a una bagna di vino, marsala o spumante. Pare sia molto antico (la sua prima preparazione risalirebbe al 1320) e il suo nome deriverebbe dal termine francese rocaille, per la sua forma tondeggiante simile a una conchiglia arrotondata.
Di solito è il dolce che conclude i pranzi delle feste natalizie come l’Immacolata (8 dicembre) e spesso vengono consumati insieme a raffiuoli, mustaccioli e susamielli, altre specialità della tradizione natalizia partenopea.

Il pane ripieno

Stanchi dei soliti aperitivi prima di pranzi o cene? Con le feste in arrivo, poi, un tocco di novità non può certo guastare! Ecco perché oggi vi proponiamo qualcosa di un po’ diverso, ma semplice e veloce da preparare e ottimo come antipasto o solo appetizer: il pane ripieno, una ricetta dalle origini lontane ma che soddisferà i palati di tutti, ed è anche l’ideale per per essere servito prima della cena di Natale

Vi serviranno:

  • 1 pagnotta di pane
  • 1 peperone (rosso, se volete essere in tinta con le feste)
  • 150 gr di prosciutto cotto
  • 80 gr di formaggio a pasta morbida, per esempio della Fontina
  • 2 steli di erba cipollina
  • 5 pomodori secchi o essiccati al forno
  • 15 gr di burro

Iniziate arrostendo con attenzione il peperone nel forno. Una volta cotto, privatelo della pelle e tagliatelo in piccole striscioline. Ora prendete il formaggio a pasta morbida e tagliatelo a fettine, non troppo grosse, e fate lo stesso con il prosciutto cotto.
Ora prendete la vostra pagnotta e con un coltello da pane tagliatela prima in un senso e poi nell’altro senza mai toccare la base: alla fine del processo la superficie dovrebbe somigliare a una scacchiera. All’interno dei tagli, iniziate a inserire il formaggio e il prosciutto, poi i peperoni e infine i pomodori, che avrete fatto a pezzetti in precedenza. Attenzione: dovrete spingere bene ogni ingrediente fino al fondo del taglio, in modo che tutta la pagnotta si insaporisca in fase di cottura.
Prendete ora gli steli di erba cipollina e tritateli, poi cospargetevi il pane. Sciogliete il burro e con un pennello in silicone spennellate bene tutta la superficie.
Avvolgete la pagnotta in un foglio di alluminio e mettetela in un forno preriscaldato a 180° per almeno 15 minuti. Una volta trascorso questo periodo di tempo prendete il cartoccio, apritelo e mettete solo la pagnotta nel forno per altri 10 minuti.

Servite il pane ripieno ancora caldo, e buon appetito!

Il torrone

Il tuo dolce di ottobre? Non può che essere il torrone! Il “Torrone dei morti” è un dolce presente nella tradizione napoletana da sempre. A differenza del torrone “classico” – a base di miele e più “solido” – questa particolare variante è più morbida, di dimensione variabile, ed è a base di cacao. Vengono preparati in vari gusti, con nocciole o frutta secca e candita, ma anche al caffè, o altri gusti ancora, e viene consumato il 1° o il 2 novembre, in occasione della festa di Ognissanti.

Questa variante di torrone è particolare e molto gustosa – oltre che golosa – e può soddisfare tutti i palati, soprattutto quelli di chi non apprezza particolarmente la “durezza” della variante originale. L’uso del cioccolato o di varie creme e farciture possono aiutarvi a far volare la fantasia e rendere la fine di un pranzo dolce e indimenticabile.

La ricetta classica del torrone prevede:

400g di cioccolato al latte
200g di cioccolato fondente
400g di crema di nocciole
250g di nocciole sgusciate

Per prima cosa bisogna preparare il guscio del nostro torrone. A bagnomaria, sciogliete il cioccolato fondente. Prendete ora uno stampo di silicone (o anche rigido) e con un pennello da pasticciere o una spatola, fate aderire il cioccolato fuso alle pareti dello stampo, per uno spessore di almeno 8-9 mm. Ora lasciatelo indurire bene in frigorifero.
Adesso – sempre a bagnomaria – fate sciogliere il cioccolato a latte: se serve, potete aggiungere un filo di latte (intero o scremato) per diluire la cioccolata, perché risulti senza grumi. Quando sarà abbastanza luiqido, versatelo in una ciotola a parte. Unite ora al cioccolato la crema di nocciole e le nocciole sgusciate, amalgamando per bene. Riprendete lo stampo, che sarà ormai solido, e versatevi il composto. Per far sì che non ci siano avvallamenti, con piccoli colpi su una superficie dura scuotete il recipiente.
Infine, mettete in frigo lo stampo coperto da una pellicola per 8 ore. Una volta pronto girate lo stampo di silicone su un piatto largo e colpite lateralmente per facilitare la fuoriuscita. E buon appetito!

“Giro d’Italia” APCI & Mepa

Mepa Alimentari è sponsor del “Giro d’Italia – In corsa tra le eccellenze culinarie”, il progetto promosso da APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) con lo scopo di creare una strategia tra i nomi più importanti del food service, per girare con loro l’Italia e renderli protagonisti di eventi didattici rivolti a cuochi e pasticceri, hotel, ristoranti, catering.

Il 10 ottobre alle ore 14.30 vi aspettiamo presso il Bagno Elena in via Posillipo 14 (80123, Napoli) per la settima tappa dell’evento “I tuoi valori in carta”, dove assieme ad APCI e con protagonista APCI Chef Italia, la nostra Nazionale, tratteremo assieme, dopo una degustazione guidata, il tema del lusso accessibile del pasto fuori casa, in una proposta concreta e creativa, e presenteremo un menù vincente, studiato sulla base delle risposte dei consumatori (dati Fipe).

L’evento è a numero chiuso e gratuito. Potete far pervenire le prenotazioni entro il 7 OTTOBRE a:

Associazione Professionale Cuochi Italiani
tel. 02 / 76115315 – social@cucinaprofessionale.com

Mepa Alimentari
tel. 081/0900036
Contatto: sig.ra Lucia Caiazza – luciacaiazza@mepaalimentari.com

Panettone Classico

Il panettone è il dolce natalizio nato a Milano ma immancabile sulle tavole delle feste di tutta Italia. Oltre al suo impasto soffice e ricco, la particolarità del panettone è la sua forma a cupola che lo rende inconfondibile.
Gli ingredienti per preparare il panettone sono molto semplici, l’impasto è formato da farina, uova, latte, zucchero insaporiti da uvetta e canditi. Preparare il panettone in casa non è complicato, è però necessario avere pazienza e prendersi un intero giorno per la preparazione perché il panettone richiede tempi di lievitazione abbastanza lunghi. Nella versione che vi presentiamo, il panettone è stato preparato utilizzando il lievito di birra anziché quello naturale, questo velocizza molto le fasi di lievitazione che altrimenti necessiterebbero di diversi giorni.

Ingredienti:

Farina 500 gr
Lievito di birra  
12 gr
Latte 
60 ml
Uova medio-grandi 4 intere e 3 tuorli
Zucchero 160 gr
Sale 
5 gr
Limoni 
la scorza grattugiata di uno
Arance 
candita 40 gr
Cedro 
candito 40 gr
Uvetta 
passita 120 gr
Vaniglia 
1 bacca
Burro 
160 gr
Malto 
o zucchero 1 cucchiaino

Preparazione:

Farina 100 gr lievito 10 gr malto 1 cucchiaino (oppure zucchero) latte 60 ml .
Per prima cosa mettete in ammollo l’uvetta per farla rinvenire. Sciogliete 10 gr di lievito di birra e il malto (o lo zucchero) in 60 ml di latte tiepido, quindi incorporate la farina  e impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che metterete in una ciotola coperta con pellicola trasparente a lievitare a 30° fino al raddoppiamento del volume (circa 1 ora).

Al primo impasto dovrete aggiungere: Farina 180 gr; lievito 2 gr; uova 2 intere; burro morbido 60 gr; zucchero 60 gr
Unite al primo impasto lievitato le uova, il lievito di birra sbriciolato e la farina, impastate con le mani
poi aggiungete lo zucchero  e in ultimo il burro ben morbido (a temperatura ambiente); impastate fino ad ottenere un composto liscio e non appiccicoso che adagerete in una ciotola coprite la ciotola con pellicola trasparente e lascerete lievitare a 30° per circa due ore, o fino al raddoppiamento del volume.

Al secondo impasto lievitato aggiungete: farina 220 gr; zucchero 100 gr; uova 2 intere e 3 tuorli ; sale 5 gr; burro morbido 100 gr; limone biologico; la scorza grattugiata di 1 arancia candita a cubetti; 40 gr cedro candito a cubetti 40 gr; uvetta 120 gr; vaniglia 1 bacca
Unite il secondo impasto lievitato a 2 uova intere e 3 tuorli  e a 220 gr di farina.
mpastate per almeno 10 minuti in modo che l’impasto prenda una bella consistenza elastica  e poi aggiungete lo zucchero e il sale.
Quando tutti gli ingredienti saranno assorbiti, aggiungete in due volte il burro ammorbidito e, a seguire, la frutta candita (arancia e cedro)la scorza del limone grattugiata, l’uvetta precedentemente ammollata (se volete potete ammollarla nel rum o in un altro liquore di vostro gradimento) e strizzata; volendo potete aggiungere degli altri aromi a vostro piacimento per rafforzare il profumo dell’impasto (arancia, limone, vaniglia, rum, ecc…).
Lasciate lievitare l’impasto a 30° mettendolo in una ciotola coperta da pellicola trasparente fino al raddoppiamento del suo volume (almeno 2 ore). Nel frattempo, imburrate e rivestite uno stampo da panettone (il diametro dovrà essere di 18 cm e alto 10 cm, se non lo avete potete usare due pirottini di carta da 750 gr l’uno) con della carta forno (oppure utilizzate uno stampo di carta per panettone) e quando il volume dell’impasto sarà raddoppiato, estraetelo dalla ciotola, impastatelo di nuovo su di un piano poco infarinato e dategli forma sferica: posizionatelo dentro allo stampo da panettone con la parte più liscia verso l’alto. Lasciatelo lievitare coperto fino a che l’impasto non arrivi a filo dello stampo (almeno altre due ore).

Quando l’impasto sarà a filo dello stampo, mettetelo in un luogo areato per 10-15 minuti in modo che sulla superficie si formi una specie di pellicola più asciutta, dopodiché incidete a croce la sommitàposizionatelo dentro allo stampo da panettone con la parte più liscia verso l’alto. Lasciatelo lievitare coperto fino a che l’impasto non arrivi a filo dello stampo (almeno altre due ore). Quando l’impasto sarà a filo dello stampo, mettetelo in un luogo areato per 10-15 minuti in modo che sulla superficie si formi una specie di pellicola più asciutta, dopodiché incidete a croce la sommità e mettete al centro della croce un cubetto di burro (grande quanto una noce) . Mettete su di una teglia da forno posta sulla parte inferiore di quest’ultimo, una ciotolina d’acqua e infornate in forno statico a 200° per circa 10-15 minuti, quindi abbassate a 190 e lasciate cuocere per altri 10-15 minuti. Se la superficie risultasse troppo scura o tendesse a colorirsi troppo infretta, abbassate ancora a 180 e proseguite la cottura. In totale il panettone dovrà cuocere per 1 ora.

Una volta cotto, estraete il panettone dal forno e lasciate raffreddare

Grande successo de “Il giusto connubio tra pasticceria e gelateria”

Il 19 Novembre si è tenuto il primo workshop di Mepa Alimentari in collaborazione con Vandermoortele e Pernigotti Gelati

L’evento, denominato “Il giusto connubio tra pasticceria e gelateria”, è stato gentilmente ospitato dai F.lli Angelo nella loro sede del Centromercato a Napoli.

Sono intervenuti i maestri pasticceri Giuseppe Catapano e Daniele Coppa e l’evento ha riscontrato un enorme successo di pubblico, rappresentando per noi un grande risultato ed un ottimo modo per condividere una giornata con i nostri partner commerciali e clienti e per confrontarsi con loro per poter meglio presentare alcuni prodotti della nostra gamma.

In questa occasione ringraziamo tutti i partecipanti e ci diamo appuntamento alla prossima manifestazione.

Il giusto connubio tra pasticceria e gelateria

Martedi 19 Novembre 2013

Mepa Alimentari e e F.lli Angelo, in collaborazione con Vandermoortele e Pernigotti gelati

presentano:

Il giusto connubio tra pasticceria e gelateria

Parteciperanno i dimostratori Giuseppe Catapano e Daniele Coppa, in questa sede saranno presentati :

Gelato con revolution

Gelato Caldo

Semifreddo + 5° e – 18°

Biscotteria con  revolution

Presentazione  Risso Balance

Tutti i presenti parteciperanno all’estrazione di un simpatico premio

Via Ferrante Imparato,198 Centromercato-Napoli