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Il ghiacciolo

Acqua, zucchero o sciroppo, bastoncini di legno, uno stampo e un freezer: questi i pochi elementi che danno vita ai ghiaccioli!

Simbolo dell’estate in tantissimi poster e pubblicità, sapete che sono stati “inventati” per caso? Nei primi anni del 1900 l’allora undicenne Frank Epperson dimentico sul davanzale della finestra un bicchiere con acqua, soda e uno stecco che aveva usato per mescolarle. Era una gelida notte d’inverno, e la mattina dopo trovo la sua bevanda ghiacciata, e senza scomporsi la liberò dal bicchiere e inizio a mangiare il primo ghiacciolo. Nel 1923 brevettò la sua idea, dandogli il nome di popsicle.

A oggi, la Popsicle di Epperson è la marca più antica di ghiaccioli.

In Italia arrivò nel secondo dopoguerra, grazie agli americani, e inizialmente era conosciuto con gli acronimi delle ditte che lo producevano (chi di voi ricorda il BIF o il COF?). I gusti erano inizialmente semplici: limone, fragola, menta, ma nel tempo abbiamo assistito a una vera rivoluzione di sapori, anche grazie al marketing e alle scoperte in campo culinario, fino ad arrivare a piccole icone dell’infanzia di molti di noi, come il Calippo, che a fasi alterne ancora oggi vive una fase di popolarità.

Il bello del ghiacciolo? Che si può realizzare praticamente con tutto: dalla frutta tropicale, ai superfood come avocado, guaranà, acai, senza dimenticare varianti “da bar”, con l’aggiunta di alcolici aromatici o pestati insieme a spezie e frutti.

Alcune idee sfiziose? Il ghiacciolo all’avocado può sembrare un’eresia, soprattutto per i più tradizionalisti, ma sta di fatto che questo frutto sud americano, sta spopolando tra gli amanti del fitness e dei sapori esotici. Oppure, un ghiacciolo a base di bevande come caffè o cappuccino, che possono attrarre i più curiosi. Infine, un ghiacciolo al gusto Mojito, che può rendere più fresca e leggera la serata di molti.

Il sorbetto al limone

Una ricetta facile e veloce, che può essere la fresca ciliegina sulla torta da offrire dopo a fine pasto, come dessert: il sorbetto al limone è un dolce freddo che fa parte della tradizione culinaria italiana, semplice e ricco di gusto, che può aiutarvi a esaltare un’esperienza culinaria già eccellente, non appesantendo i commensali durante il periodo di calura estivo. Per farlo potete usare prodotti biologici e a km zero, in modo da evidenziare non solo la vostra capacità in cucina, ma anche la vostra attenzione al territorio. Per prepararlo esistono diverse varianti, di cui questa. Vi serviranno

• Mezzo litro di acqua
• 200 ml di succo di limone
• 180 gr di zucchero semolato fine
• la scorza grattugiata di un limone

Dopo aver lavato bene i frutti, spremete il succo di limone, facendo attenzione a non premere troppo e far finire la parte bianca del frutto nel succo (il sorbetto risulterebbe amaro). Una volta ottenuto sufficiente succo, mette in frigo, mentre in un pentolino preparate lo sciroppo di base: mettete a bollire l’acqua e lo zucchero a fiamma bassa, fino a quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Ora spegnete e fate raffreddare. Quando sarà quasi a temperatura ambiente, unite allo sciroppo il succo di limone e la scorza grattugiata. Ora avete due alternative: potete prendere il composto, metterlo in una forma per cubetti di ghiaccio e lasciarlo in freezer per almeno 12 ore, dopodiché tirarlo fuori dal congelatore 15 minuti prima di tritarlo in un frullatore alla massima potenza, e poi servire. Oppure, potete metterlo in una forma alta, e lasciarlo congelare un’ora, poi estrarlo e con una forchetta girarlo, per far incorporare aria nel composto, e procedere così per almeno quattro ore, estraendolo ogni trenta minuti: più verrà mantecato, più sarà morbido e cremoso.

Frozen Yogurt

Il frozen yogurt: gelato, fresco, irresistibile con questo caldo! E in più, è più leggero del gelato allo yogurt, dato che non c’è panna. E allora, cosa aspettate a provare a prepararlo? La ricetta è molto semplice, e la base neutra dello yogurt bianco da molto spazio alla fantasia, soprattutto usando la frutta fresca per dare sapore e colore al vostro prodotto.

Vi serviranno:

– 500 gr di yogurt bianco interno
– un cucchiaio di zucchero, preferibilmente di canna
– il succo di mezzo limone
– 125 ml di latte

In una ciotola abbastanza ampia versa tutti gli ingredienti, e inizia a mescolarli con delicatezza. Dopo sposta tutto in un mixer e azionalo a velocità media. Controlla a vista il composto, che deve essere omogeneo e compatto, evitando che si smonti. Fatelo riposare mezz’ora in freezer, e dopo tiratelo fuori, mescolandolo con un cucchiaio per rompere i cristalli di ghiaccio. Intanto avrete preparato della frutta fresca a vostra scelta, lavata, pulita e fatta in pezzi, che potete o unire allo yogurt così com’è, in cubetti, oppure passarla insieme al composto di nuovo nel mixer, per omogeneizzare il tutto.

Se invece volte gustare il gelato di yogurt alla frutta, una piccola variante ma molto gustosa, ti serviranno

– 500 gr yogurt intero
– 200 gr frutta fresca
– 2 cucchiai miele di acacia

Unite yogurt e miele, e inseriteli in uno stampo o in un contenitore, e fatelo raffreddare in freezer almeno 2 ore e mezza. Intanto lavate la frutta fresca, asciugatela e tagliateli in cubetti. Trascorso il tempo necessario, togliete il gelato dal freezer e inseritelo in un mixer, frullandolo a velocità massima con la frutta che avete scelto. Servite subito e buona estate!

Una estate da street food!

Con la bella stagione, stare in casa è quasi impossibile! Il sole e l’inizio dei periodi di ferie portano migliaia di persone per le strade delle città, soprattutto nei centri storici presi d’assalto durante il weekend, per non parlare dei turisti! E tra una visita ai musei o un semplice sguardo alle vetrine dei negozi e l’altro, non ci si ferma sempre in un posto per mangiare, ed è qui che entra in gioco lo street food!

Dall’Inghilterra a noi, Fish&Chips
Un piatto parte della tradizione anglosassone, re dei pub inglesi accompagnato da una buona birra, il Fish&Chips è un piatto relativamente semplice, ma che se preparato bene può regalare un’esplosione di gusto! Il segreto è nella pastella, arricchita da birra scura, e fritta in olio ben caldo. Il pesce più comune usato per la preparazione è il merluzzo, ma la platessa è un’ottima alternativa. Le patatine, invece, non sono le classiche french fries, ma leggermente più spesse del normale, per non far assorbire troppo olio durante la cottura.

Felafel e fantasia
Sicuramente conosciuto dagli amanti della cucina araba, è un piatto vegetariano, composto da ceci e spezie, ed è accompagnato da hummus. Può essere consumato nella classica forma di polpetta, all’interno di una pita o all’interno di un panino, dove può essere arricchito da altre verdure o salse.

Gli arrosticini: un classico italiano
Dall’Abruzzo, la tenera carne di agnello, tagliata in piccoli pezzi e infilata su uno spiedino di legno, per essere cotta alla brace o alla griglia: gli arrosticini fanno parte della cultura culinaria nazionale, al punto che non è difficile trovare piccoli locali che li servono accanto ai più classici panini. Il trucco per un buon arrosticino è non lavorare troppo la carne e non eccedere con eventuali spezie: sarà la materia prima a raccontare tutto il suo sapore!

Un tocco di dolcezza: cannoli siciliani
Pasta fritta, ricotta di pecora, gocce di cioccolato e frutta candita: pochi ingredienti che hanno fatto la storia della cultura culinaria siciliana, e che hanno fatto viaggiare i cannoli non solo in Italia, ma nel mondo! Un dolce delicato e al tempo stesso ricco di armonie e sapori elaborati, molti propongono varianti della pasta fritta che avvolge il ripieno, aggiungendo cioccolato, millefiori o fiori d’arancio.

Le spezie in cucina

Colorate, dai gusti decisi e spesso ingrediente segreto delle ricette più audaci e di successo: sono le spezie, che anche d’estate possono essere usate in tutte le cucine per regalare ai nostri piatti un tocco di unicità e particolarità, per stupire ospiti e clienti con pasti da gourmet!

Partiamo dai semi di finocchietto: una spezia molto antica, spesso consigliata anche per risolvere problemi digestivi, sono una manna da unire ai grissini fatti in casa, o in ricette di pesce e carne. Esaltano benissimo il sapore del pesce, in particolare di salmone, orata e branzino, soprattutto quando cotti al vapore o al cartoccio. Con la carne, spesso vengono usati nella preparazione di salsicce o salumi, e regalano quella nota a metà tra il “fresco” e il piccante che rendono qualsiasi carne davvero speciali.

Una delle spezie per eccellenza, presente in mille varianti diverse, è il pepe: molti ne apprezzano le qualità peculiari che mettono in evidenza i sapori grazie al contrasto che nasce tra il gusto della ricetta, e non va banalizzato nella sua variante “classica”, quella nera. Esistono infatti decine di tipologie diverse, e ognuna ha un proprio aroma che più si adatta a una ricetta rispetto ad altre. Il pepe bianco, per esempio, può essere usato nella preparazione di salse, quello verde accostato al famoso filetto, quello rosa per il pesce, o anche per risotti e particolari dessert.

Affiancato spesso alla cucina indiana, il curry è una spezia dalle proprietà disintossicanti e regolatrici dei processi digestivi. Il suo aroma ricorda le famose “notti d’oriente”, e unito agli impasti di pasta fresca è perfetto per dare una scossa alle vostre papille gustative. Sostituito a pepe o peperoncino, può essere un alleato prezioso nell’insaporire zuppe o carni rosse. I più coraggiosi lo usano al posto della Canella – in quantità minori – nella preparazione di dolci!

La storia breve del gelato

Ci avete mai pensato? Il gelato ha più di 3000 anni! Questo alimento che per noi fa parte della vita quotidiana, fa anche parte della storia del mondo da tantissimo tempo: la sua effettiva paternità si perde così indietro nella storia al punto da essere incerta. C’è chi lo fa addirittura risalire ai tempi della Bibbia, ma una delle prime volte in cui si parla di gelato è in Cina, nel 2000 a.C., dove era preparato con riso molto cotto, spezie e latte, composto che veniva poi introdotto nella neve per renderlo solido. Nacquero poi anche dolciumi a base di succhi di frutta ghiacciati, con o senza latte. In Grecia, in un’antica poesia, le bevande venivano mescolate con miele, succo e neve. Dall’Arabia arriva invece lo “sherbet”, il nostro sorbetto, mentre in Sicilia la neve delle pendici dell’Etna veniva mescolata a succhi di frutta.

Ma il gelato come lo conosciamo oggi nasce intorno alla metà del 1500, dove alla corte dei Medici a Firenze, Mastro Bernardo Buontalenti realizza un sorbetto che molto si avvicinava al nostro gelato, usando neve, sale, limoni, zucchero, bianco d’uovo e latte. Alla fine del 1600, poi, il siciliano Francesco Procopio inaugura a Parigi il “Café Procope”, dove inventa un nuovo sorbetto-gelato con frutta, miele, zucchero e ghiaccio.

La storia moderna nasce con Filippo Lenzi, alla fine del 1700, che aprì la prima gelateria, ma è nel 1800 che negli Stati Uniti viene messa a punto la prima gelatiera: un mastello di ghiaccio e sale, dove la sua inventrice, Nancy Johnson, aveva inserito un cilindro metallico con l’impasto da gelare che veniva girato con una manovella.

Demo: Mepa Alimentari e Joy Gelato

Ogni buon imprenditore lo sa bene: prevenire le tendenze e i gusti dei propri clienti è sempre la mossa più saggia! Per questo, a seguito del Sigep 2017, dove abbiamo avuto il piacere di mostrarvi le aziende partner e i prodotti commercializzati, abbiamo deciso di dare ai nostri clienti una dimostrazione di uno dei nostri partner più recenti.

Il 15 febbraio siamo lieti di invitarvi a una demo dei prodotti della linea della gelateria della Joygelato, per farvi vedere dal vivo la qualità e l’esperienza dietro questa azienda. Inoltre, vi mostreremo ricette e nuovi prodotti, con la partecipazione del signor Francesco Morgino.

Joygelato è un’azienda che offre un vasto assortimento di basi per il gelato, decorazioni, miglioratori, integratori e molti altri prodotti per i professionisti del settore. La qualità è una garanzia, data dai laboratori equipaggiati con la migliore tecnologia e soggetti a rigidi controlli, elementi che assicurano la migliore riuscita del prodotto. Anche per le basi, Joygelato offre numerose alternative, che possono essere usate per il gelato al latte, alla frutta o neutro, basi complete, per semifreddi e gelati. I prodotti e le ricerche sviluppate da Joygelato sono anche parti di spunti e di ricette, che potete trovare sul loro sito web. Mepa Allimentari è un distributore all’ingrosso dei prodotti Joygelato.

 

Info e conferme prenotazioni: 081 7621530 – 081 8666155
antoniovitagliano@mepaalimentari.com

Mepa Alimentari al Sigep 2017

Mepa Alimentari è lieta di annunciare la propria presenza alla Sigep 2017!

Il Sigep è la fiera leader dedicata agli operatori professionali dei settori della gelateria, pasticceria artigianale, panificazione abbinati al mondo del caffè – giunta alla sua 38° edizione – quest’anno si terrà a Rimini. Una rassegna unica nel suo genere, contenitore di anticipazioni , tendenze e innovazioni. Potrete trovare esposte non solo le materie prime, ma anche gli ingredienti agli impianti e le attrezzature e altri servizi.

Sigep nasce nel 1980, come manifestazione di supporto alle attività dei gelatieri italiani aderenti alle associazioni artigiane, e il successo che ogni anno l’ha vista come protagonista le ha consentito di crescere e affermarsi sempre di più. All’area espositiva viene affiancato un ricco programma di eventi. Per connettere al meglio domanda e offerta, già da anni, è attivo il progetto Top Buyer da Cinque Continenti, che permette a espositori e buyer stranieri di definire l’agenda degli incontri da sviluppare in fiera.
Dal 2014 è attiva la piattaforma www.sistemasigep.com utile a facilitare l’apertura di gelaterie in tutto il mondo; dal 2015 Sigep collabora al prestigioso progetto della certificazione delle Gelaterie Italiane all’estero con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.

Mepa Alimentari non vede l’ora di accogliervi, per mostrarvi tutte le nostre aziende partner e i prodotti che commercializziamo. Ci vediamo al Sigep!

Buone feste da Mepa Alimentari!

È stato un 2016 lungo e ricco di sorprese: abbiamo conosciuto nuovi amici e clienti durante quest’anno, e per l’anno a venire ci aspettiamo di conoscerne ancora di più. Il nostro staff è già ripartito alla ricerca di nuovi prodotti e aziende per proporvi sempre il meglio per le vostre attività, per far felici tutti i clienti, i nostri come i vostri. Per il 2017 ci aspettiamo tante novità, e alcune sono già in arrivo: tutto lo staff vi augura un buon inizio di anno nuovo!

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Le capesante gratinate

È uno degli antipasti più presenti sulle nostre tavole durante le feste, a Natale e – soprattutto – a Capodanno: le capesante gratinate sono una soluzione elegante e particolarmente sfiziosa. Uno scrigno di pan grattato nasconde il raffinato frutto di mare, aromatizzato con timo e prezzemolo. Sono anche un piatto veloce da preparare, anche all’ultimo minuto: dovete infatti preparare solo la panatura, e scegliere con attenzione i frutti migliori. La cottura sarà affidata al forno, mentre voi potrete prestare attenzione ad altri dettagli prima della grande cena!

Vi serviranno:

  • Capesante 8 (una per commensale)
  • 100gr di mollica di pane
  • pepe nero
  • sale fino
  • 40 gr di olio di oliva
  • 1 scorza di limone
  • prezzemolo
  • timo

Per le capesante gratinate, dovrete iniziare dalla panatura: tagliate a cubetti la mollica di pane ottenuta da una pagnotta fresca, e usando un mixer unite insieme la mollica, l’olio, e salate e pepate. Ora dovrete aggiungere le erbe aromatiche (timo, prezzemolo) e grattugite la scorza di limone. Ora frullate tutto con attenzione e otterrete la panatura. Il segreto è ottenere un prodotto abbastanza umido da non far seccare la capasanta durante la cottura in forno.

Ora le capesante: prendetele e adagiatele su una teglia da forno rivolte verso l’alto (se avete comprato le capesante e le conchiglie separatamente, fate attenzione che queste ultime non siano rotte o crepate). Ora farcite le conchiglie con la panatura, distribuendola omogeneamente. Una volta fatto, infornatele: il forno deve essere ventilato, preriscaldato a 180°-190°, e fatele cuocere per almeno un quarto d’ora. Saranno cotte non appena si sarà formata una crosticina dorata. Ora le capesante sono pronte per essere servite, da mangiare subito dopo il brindisi con amici e parenti. Buon cenone e buon anno!