Tra pochissimi giorni arriverà la notte delle streghe, la più terrificante al mondo: Halloween è un festa con origini lontanissime, dove nella sua versione più originale si fanno indossare maschere spaventose ai più piccoli, per proteggerli da mostri e fantasmi.
Il mondo è bello perché è vario, però, e ogni paese ha ridefinito e fatto propria una tradizione che affonda le radici negli angoli più nascosti della nostra storia.
In America, dove è maggiormente sentita, quasi come fosse una festa nazionale, la notte del 31 ottobre è preda di ogni genere di intrattenimento: dalla classica passeggiata in maschera per i quartieri, dove i bambini bussano porta a porta per avere dei dolci, a maratone di horror movie, fino alle sedute spiritiche.
Nell’Est Europa, la tradizione di Halloween assume tratti più folkloristici: nelle regioni dove leggende di vampiri e fantasmi la fanno da padrone, dove i turisti visitano castelli stregati, mentre i locali seguono tradizioni molto particolari: in Slovacchia, per esempio, vien messa fuori la porta dell’abitazione una sedia vuota, una per ciascun membro della famiglia defunto.
In Irlanda, una delle tradizioni è quella di Jack O’ Lantern, la leggenda della testa di zucca più diffusa, che racconta di un fabbro che, più volte, ingannò il diavolo, fino a quando non riuscì più a sfuggirgli e fu condannato a vagare per il mondo con la sole luce di un lanternino a fargli compagnia.
Infine, in Messico, “El Dia de los Muertos” è un’occasione per riempire le strade di colori: secondo una credenza gli spiriti dei morti in quel giorno tornerebbero a far visita ai vivi, e per assicurarsi che dopo ritornino ai loro luoghi di sepoltura, si coprono le tombe di fiori e dolci.